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info e curiosità/ARGOMENTI

l'ADDESTRAMENTO
(argomenti IN ALLESTIMENTO)
CARATTERISTICHE GENERALI
LO STANDARD
la SALUTE (1): piante velenose per i nostri cani
la SALUTE (2): cibi tossici e assolutamente proibiti
la STORIA del Jack Russell

All’inizio del Ottocento in Inghilterra, a Swimbridge (Contea di Devon) viveva un Reverendo di nome John Russell (1795-1883) che aveva tre grandi passioni : la chiesa, la caccia alla volpe e i cani da caccia. Per questo, non del tutto soddisfatto dei “Fox Terrier” dei suoi tempi (che non erano la razza odierna, ma semplicemente un’accozzaglia di Terrier molto eterogenei, adibiti appunto alla caccia alla volpe) decise di creare lui stesso il cane perfetto. Al Reverendo interessava esclusivamente il lavoro, e non gli importava nulla dell’aspetto estetico del cane: quindi mirò alla creazione del “cane funzionale” per eccellenza, quello che dovrebbe essere il sogno di ogni vero cinofilo. Sui soggetti utilizzati per “costruire” questa razza si sprecano le leggende, che curiosamente si intrecciano con quelle riguardanti la nascita dei Terrier di tipo Bull: si parla infatti da più parti di incroci tra Terrier e Bulldog. Probabilmente all’origine del Jack Russell Terrier non c’è alcun Molossoide, o al massimo possono esserci gli incroci sperimentali (detti half and half) che stanno appunto alla base degli attuali Terrier di tipo Bull. Bisogna ricordare che per gli Inglesi dell’epoca il Bulldog era un simbolo di forza, tenacia e coraggio: quindi ogni razza che manifestasse queste caratteristiche veniva enfatizzata raccontando (o facendo circolare la voce …) che nella sua formazione era intervenuto il Bulldog. Tre sole cose sappiamo per certo: La prima è che il Reverendo Russell riuscì nel suo intento, creando il cane su misura per lui e per le esigenze di tutti gli appassionati Inglesi di caccia alla volpe. La seconda è che non disse mai a nessuno che cosa utilizzò, e come ci riuscì. La terza è che i “VERI” Jack Russell Terrier, e cioè quelli direttamente allevati dal Reverendo,erano a gamba corta: discendevano infatti tutti dal leggendario Trump, il prototipo del tipo a cui Russell mirava. Il Reverendo voleva infatti un cane capace di inseguire la volpe in tana, quindi basso sugli arti ma ugualmente agile e “flessibile”, perché doveva riuscire a muoversi con scioltezza nel sottosuolo. In seguito ne fu creata una versione più alta e slanciata, con arti più lunghi e tronco più quadrato: questa razza fu chiamata Parson Russell Terrier, anche se il Reverendo era già scomparso da tempo quando venne selezionata. Nella formazione del Parson pare sia intervenuto il Beagle (che ne avrebbe addolcito un pò il carattere) e in tempi decisamente più moderni,intorno agli anni 60, anche il Border Terrier. Sia il Jack Russell Terrier che il Parson furono presenti fin dall’inizio con tre qualità di pelo: raso, ruvido (rough) e duro (broken) un pelo spesso e ben chiuso, di lunghezza inferiore a quello ruvido e che non necessita di stripping. Mentre il Parson Russell Terrier è riconosciuto da tempo dall’FCI, il riconoscimento “provvisorio” del Jack Russell Terrier risale solo al 2000. Prima di questa data non si riteneva che esistesse nella razza una sufficiente omogeneità.

laSTORIA

altro argomento

IN ALLESTIMENTO

LaCrescita
prove da LAVORO in TANA

Ambientazione della prova e campo di gara:

La prova dovra’ essere ambientata possibilmente in un luogo appartato e recintato la tana dovra’ rispecchiare per quello che e’ possibile le gallerie che le volpi scavano in natura, il campo è formato da dei cassoni a forma di parallelepipedo sistemati uno di seguito all’altro, di solito interrati lasciando solo la parte in alto fuori terra, che sara’ chiusa da coperchi fissati con delle cerniere in modo da poter aprire in caso di necessità. Le misure di tali cassoni sono 18 cm  in larghezza e 20 cm in altezza la sequenza in lunghezza di questi cassoni sarà spezzata da altri cassoni di forma circolare detti “forni” anche essi interrati e con coperchi apribili e facilmente agibili a questi cassoni saranno praticate delle fessure per accogliere delle griglie che eviteranno il contatto fra il cane e il selvatico. Durante il percorso formato da queste gallerie artificiali i cani troveranno oltre a questi forni anche delle difficoltà, come delle pendenze che costringeranno il cane prima a scendere e poi a risalire dal normale piano di percorrenza delle gallerie, troveranno un “fosso” o buca che porterà il cane ad attraversarla o saltarla. Oltre a un ingresso la tana è formata da più uscite e da più gallerie percorribili, il giudice sceglierà quella da percorrere durante la prova. Queste prove, hanno lo scopo di valutare e testare l’attitudine dei cani atti alla caccia sottoterra e di conseguenza al selvatico, in questo caso la volpe.Lo svolgimento di tali prove avverrà in piu’ riprese per consentire una valutazione più dettagliata delle attitudini del cane.

 

Lo sparo:

Questa prova è la chiave d’accesso per tutte le prove di lavoro Il cane che non supera la prova di sparo non potrà essere ammesso a nessun’altra prova di lavoro. Con una pistola o con un fucile ( di solito con una scacciacani ) verranno inizialmente sparati due colpi da lontano, i cani saranno tenuti al guinzaglio o liberi al piede, all’atto dello sparo il cane dovrà dimostrare di non avere paura o timore.

 

Lavoro in Tana:

Prima prova, Lavoro in tana vuota; Ingresso in tana

Si fa passare la volpe  dall’ingresso e si farà uscire in uno dei due forni d’uscita, il percorso lo stabilirà il giudice. La volpe una volta arrivata al forno di uscita sara’ messa nel suo “trasportino” detto Cassetta, allontanata di circa 1 mt dall’uscita. Il cane dovrà entrare con grinta e senza esitazione e percorrere lo stesso tragitto fatto dalla volpe quindi uscire senza esitazione o timore da dove e’ situata la cassetta. Tale step  consente di valutare l’ingresso in tana, che non deve essere esitante, ma al contrario il cane deve entrare con grinta e volgia, deve perorrere l’intero percorso senza esitazione ne timore ma percorrere l’intero percorso con sicurezza, e in silenzio, e’ ammesso qualche  abbaio di eccitazione, lungo il percorso.

Seconda Prova, Lavoro al primo forno; Lavoro al secondo forno; Mantenimento pista; Lavoro al forno terminale; Temperamento e resistenza fisica; Timbro e cadenza della voce

Sarà introdotta la volpe dall’ingresso e fermata al primo forno quindi saranno messe le griglie di separazione isolando e mettendo in sicurezza la volpe, in modo che non possa avvenire nessun contatto. Il conduttore lascerà entrare il cane dall’ingresso il quale dovra’ entrare senza timore e con decisione, percorrerà il tragitto sino al primo forno, incontrando la griglia, sentendo l’odore del selvatico e percependo movimenti dovra’ abbaiare avvisando della presenza del selvatico, l’abbaio deve essere cadenzato e continuo, brevissimi stacchi possono essere ammessi dal primo abbaio il cane dovra’ mantenere l’abbaio per circa 2 minuti senza esitazioni di sorta il cane che uscira’ senza aver terminato la prova sarà penalizzato. Passati i due minuti la volpe sarà spostata al secondo forno facendole percorrere la galleria e quindi verrà chiusa al secondo forno con le stesse modalità del primo, una volta chiusa la volpe si alzerà la griglia che separava il cane dalla volpe, questo dovrà seguire l’odore della traccia con foga e voglia di cercare il selvatico il percorso naturalmente dovra’ essere fatto senza indugio o timori. Una volta arrivato alla griglia del secondo forno il cane dovra’ abbaiare per segnalare la presenza della volpe le modalita’ di abbaio sono le stesse del primo forno. Una volta passati i due minuti il giudice farà andar via la volpe facendole percorrere il tragitto verso uno dei due forni finali (il tragitto viene deciso dal giudice precedentemente), una volta chiusa la volpe nel forno finale  il cane verrà lasciato libero dalla griglia e dovra’ percorrere la pista giungendo al bivio e quindi tramite olfatto dovra’ seguire l’odore lasciato dalla volpe, se dovesse sbagliare il bivio ma subito recuperare sarà penalizzato ma se invece uscira’ sbagliando il ritorno il cane sarà eliminato. Una volta giunto alla griglia il cane dovra’ svolgere il lavoro fatto in precedenza con gli altri due forni. Allo scadere dei due minuti verrà tolta la volpe e, con l’uscita del cane, la prova avrà termine. Temperamento e resistenza fisica, sarà valutata il temperamento del carattere, la voglia al  lavoro. Un lavoro fatto senza foga, con abbai poco scanditi e cadenzati, la mancanza di resistenza fisica, il troppo indugiare nel percorso saranno penalizzati. Timbro e cadenza della voce, dovrà essere squillante e continuo, ricordiamoci che deve segnalare la volpe che e’ sottoterra  quindi deve farsi sentire, un abbaio cadenzato e consono al lavoro da svolgere.

Ad ogni step della prova in tana è dato un punteggio che va da 0 a 4, questo punteggio verrà moltiplicato da un moltiplicatore fisso.

Di seguito la tabella punteggio con le voci a cui dare il punteggio

1) Lavoro in tana vuota: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 punti

2) Entrata in tana: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti

3) Lavoro al primo forno: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti

4) Lavoro al secondo forno: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti

5) Mantenimento pista: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 punti

6) Lavoro al forno terminale: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti

7) Temperamento e resistenza fisica: punteggio 4 x coefficiente fisso 5 = 20 punti

8) Timbro e cadenza della voce: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 puntiPunteggio massimo ottenibile = 100.

Con 100 punti il cane ha ottenuto 1° ECC. con questo punteggio il cane può accedere alla prova di scavo per ottenere il CAC.

 

La prova di scavo consiste nel passaggio della volpe in un percorso prestabilito e obbligato fino a uno dei forni (di solito il terzo forno) la volpe viene chiusa in questo forno e nella galleria che precede il forno verra eretto un “muro” di sabbia o di terra lungo 50 cm circa, si lascerà uno spiraglio tra il coperchio e la cima del muro di circa 5 cm, il cane dovra entrare in tana dall’ingresso fare il percorso e arrivare vicino al muro, scavarlo e una volta passato abbaiare sulla griglia, l’abbaio determina la fine della prova vincera’ il cane che nel tempo limite svolgera’ la prova, detto tempo e’ di 5 minuti dall’ingresso in tana.

 

Dario Novelli

LAVOROinTANA
la FAMIGLIA GIUSTA per loro
e IL CANE GIUSTO per la famiglia

..........."Oh! ...che bel cucciolo!!!...quasi quasi lo prendo e me lo porto a casa!"

Oppure:

..........."Mia figlia mi sta dando il tormento per un cucciolo...Non ne posso più! adesso gliene prendo uno e amen!!!"

O ancora:

........... "Devo pensare ad un regalo originale...adesso che arriva il Natale...! ...Ho trovato! un cucciolo è proprio quello che ci vuole!!!"

 

Quante volte si presenta l'occasione, nella vita, di pensare alla possibilità di fare (o far fare a qualcuno) l'esperienza di vivere con un cane?

Quante volte ci lasciamo prendere dall'entusiasmo del momento, senza riflettere sulle conseguenze e su quello che accadrà in futuro, in base a quella decisione presa?

Prima di prendere un cucciolo, (che sia di razza, oppure no) la prima cosa che dovremmo fare è porci una domanda:

"siamo disposti a fare dei sacrifici, per lui"?

Quando tempo avremmo da dedicargli? Fino a che punto siamo certi di essere in grado di non lasciarci sopraffare dai nostri impegni e dai nostri problemi, tanto da dimenticare (o non prestare attenzione) al fatto che c'è un essere vivente, a casa, che ci aspetta!?...Un cane che deve mangiare, che deve essere portato a spasso, che deve aver modo di fare i propri bisogni (che noi dobbiamo poi raccogliere e pulire ovunque siamo)!?...Un cane di cui non dobbiamo rimandare, né possiamo evitare, vaccini, cure per la pulizia, cure per la salute, periodiche visite veterinarie...Un cane presuppone un budget da dover spendere per le sue esigenze. Un cane, in buona sostanza, non è un peluche del quale ci si puo' stancare e che possiamo mettere da parte; un cane è uno dei membri di cui è composta la famiglia!

 

Dopo aver fatto (in piena coscienza) i conti riguardo a quanto fin'ora descritto, la seconda fase è quella che riguarda la scelta della razza. Fermarsi all'aspetto fisico, considerando, quindi, solo quanto ci piace quella determinata conformazione, quella muscolatura, quel rapporto fra altezza e peso, non è esattamente il modo più corretto per stabilire quale razza fa per noi.

Quello che ci deve interessare è prima di tutto quelle che sono le peculiarità caratteriali di quella razza!

Cosa vogliamo dal nostro amico a quattro zampe?

Vogliamo una certa "pacatezza"? Una particolare predisposizione a tenerci compagnia? O vorremmo un cane che abbia energie da spendere!?...che possa accompagnarci nelle nostre lunghe passeggiate o con il quale vorremmo fare determinate esperienze!?

Vorremmo un cane che stia volentieri a casa accucciato sul tappeto del salotto, il più vicino possibile a noi, come fosse la nostra ombra? O ne vorremmo uno che ami gli spazi aperti e che conservi in sè un certo senso dell'indipendenza?

Non dimentichiamo, poi, che esistono delle "patologie" proprie della razza (per alcune razze, in particolare), e che dobbiamo sempre essere pronti ad intervenire con appropriati e specifici comportamenti, stabilendo a priori anche se il luogo in cui viviamo (e in cui dovranno vivere loro) è consono alle loro esigenze...Se è un posto che presenta scale, ad esempio, e se queste scale sono troppe (nel caso di una razza predisposta ad avere problemi alle articolazioni o alla colonna vertebrale), e se queste scale possono presentarsi poco sicure, o troppo ripide, o poco accesibili... Verificare in quali condizioni si presenta un ipotetico recinto che delimita il nostro terreno (per fare un altro esempio), affinchè le razze più inclini a scavare non riescano ad evadere e quelle più agili non riescano a scavalcare, o ferirsi, o incastrarsi... 

 

Ciò significa che l'INFORMAZIONE è ALLA BASE per una buona esperienza di convivenza, con il proprio cane!

 

Nel momento in cui siamo certi di poter essere la famiglia giusta per loro (e, di conseguenza, che quella sia la razza giusta per noi), è il momento di iniziare una vera e propria ricerca fra gli allevamenti e le cucciolate disponibili (o previste).

Difficile non innamorarsi del primo cucciolo che vedrete, ma il consiglio è quello di visitare piu' di una cucciolata prima di scegliere.

Di ché se ne dica...il pedigree rimane una cosa FONDAMENTALE!

Anche se pensate che non sia così, dovete pensare che LE REGOLE e LE LEGGI vengono stabilite INDIPENDENTEMENTE da quello che è il vostro personale pensiero.

Il pedigree è l'UNICO documento in cui si attesta (e che certifica) che il cane appartiene a quella determinata razza; senza pedigree, CHE VI PIACCIA O NO, non è il cane della razza che cercavate!...senza il pediree, NON E' UN CANE DI RAZZA!!!

Il pedigree, in oltre specifica quella che è la genealogia del cane, elencandone gli avi (genitori, nonni, bisnonni...); tutte informazioni che ci danno garanzie in più riguardo ad eventuali patologie riscontrate in quella "linea di sangue", e/o riguardo a caratteristiche specifiche sulla predisposizione ad essere cane equilibrato, oppure no...

 

Un cane vive in media 12 anni...dodici e più anni che potrebbero rivelarsi i MIGLIORI della vostra vita. Molto spesso basta prestare la dovuta attenzione nella fase di informazione e di ricerca del nostro cucciolo, per far si di non incorrere in gravi problemi di salute, durante la vita del nostro amico a quattro zampe.

 

Molti di voi potrebbero pensare: "perché comprare da un allevatore (spendendo di più), se esiste la possibilità di avere cuccioli a pochissimo prezzo?"

Perché, molto spesso, un buon allevatore è colui che alleva PER PASSIONE; è colui che non intende risparmiarsi né in termini di fatica, né in termini di denaro; perché è colui che non risparmia né sull'alimentazione, né sulle visite veterinarie; perché è colui che presta l'attenzione che tipicamente si presta verso un bene PREZIOSO;

perché un buon allevatore, è IL PRELUDIO di una vita SANA!!!

 

Meglio spendere qualcosa in più, nella certezza che il cucciolo che abbiamo scelto sia stato allevato sulla base di una regolamentazione ETICA e MORALE che, per un allevatore, dovrebbe prescindere dalle possibilità di "guadagno" rispetto a ciò che viene speso.

Il cucciolo di un buon allevamento costa per quanta cura, attenzione, tempo, fatica, denaro, dedizione si cela dientro la sua nascita e per ciò che egli sarà nella sua crescita!

 

laFamigliaGiusta
l'ADDESTRAMENTO

IN ALLESTIMENTO

l'ATTIVITA' FISICA ("Disc Dog" )

Il Terrier ha grandi quantità di energie da spendere. Per tale motivo sarebbe opportuno impegnarlo in attività fisiche che possano gratificarne la vitalità.

Disc Dog è una disciplina da praticare all'aria aperta con il solo ausilio di un frisbee , adatta ai Jack Russell Terrier a partire dai 15 mesi con una perfetta forma fisica. L'addestramento del cane a questo sport avviene attraverso dei piccoli giochi col disco e/o con piccoli lanci di una pallina per stimolare l'inseguimento e il riporto. Una volta Imparato gli esercizi basilari può essere introdotto l'apprendimento della presa al volo. L'esercizio base può essere integrato da giravolte e salti, fino a compiere vere e proprie acrobazie. Grazie agli incitamenti del padrone e piccoli gesti con le braccia, il cane impara azioni specifiche, come per esempio saltare sul corpo del conduttore, usandolo come appoggio, per elevarsi maggiormente e prendere il frisbee ad altezze superiori. Disc Dog è un'attività divertente, eccitante e perfetta per mantenersi in forma insieme al proprio cane. Il disco da utilizzare deve essere più piccolo, morbido e flessibile rispetto a quelli comuni. L'armonia con il padrone è fondamentale. Il Disc Dog è uno sport che è diventato nei ultimi anni molto popolare in Italia, come del resto in tutta Europa e in America. Tra le specialità più importanti ci sono il Distance-Accurancy, il Dartbee, l'Extreme Distance, ma la più conosciuta e spettacolare è decisamente il Freestyle.

attivitàfisicaDISCDOG
TOELETTATURA

Del Jack Russell Terrier (cane di piccola taglia dal colore bianco tan e tricolore) esistono diverse tessiture e strutture di pelo:

Pelo corto, Pelo corto folto, Pelo duro, Pelo ruvido, Pelo broken light.

Il pelo corto e pelo corto folto si distinguono dagli altri in quanto sprovvisti di pelo secondario, quindi solo pelo primario. Avendo solo pelo primario si presenta solido compatto e aghiforme. Protegge il cane dagli agenti atmosferici, dal caldo e dal freddo. Perde perennemente pelo per via di una ricrescita costante e veloce, così da tenere la cute sempre protetta. Va spazzolato giornalmente con una spazzola con setole. I cani a pelo corto sono protetti tanto quanto un cane a pelo medio o pelo lungo, infatti se sottoposti a situazioni di stress tipo freddo con neve e basse temperature, produce il 30% in più di sebo per proteggersi.

Il pelo duro o fil di ferro, e' un pelo medio. Si presenta con un sotto pelo morbido e lanuginoso povero di consistenza e senza midollo chiamato quindi, pelo secondario. A copertura di questo troviamo un pelo duro, con un peso specifico maggiore rispetto al primo. Questa tipologia di pelo va trattata effettuando uno stripping. Lo stripping è una tecnica di TOELETTATURA utilizzata su tutti i cani a pelo ruvido e su alcuni cani tipo spaniel. Su questo pelo lavoriamo con un coltellino a denti stretti almeno una volta al mese, cercando di eliminare quanto più possibile il pelo cosiddetto maturo. Questo momento viene chiamato "fase catagena", ovvero morte del pelo. Assolutamente sconsigliato utilizzare forbici e tosatrice, entrambi alterano la pigmentazione e ne modificano la tessitura del pelo.

Il pelo ruvido (anch'esso pelo medio) si presenta con un sotto pelo morbido e lanuginoso quindi parliamo sempre di un pelo secondario. A copertura troviamo un pelo ruvido che a differenza del primo cresce più in lunghezza. Si presenta ruvido al tatto compatto e provvisto di midollo. Se lasciato incolto, a differenza del primo, cresce molto più velocemente. Il manto di un ruvido viene definito corretto quando si presenta "completo", ovvero pelo primario e pelo secondario presenti entrambi. In questo caso il pelo ruvido dovrà coprire leggermente lo strato sottostante in modo tale da poter funzionare correttamente. Per una corretta gestione il pelo ruvido va trattato sempre con stripping eliminando ogni 15 gg un terzo del pelo, una volta al mese effettuare un rolling chat e cercare di tenere sempre attiva questa combinazione. In caso contrario il pelo primario prenderà il sopravvento sul pelo secondario , crescendo quindi in lunghezza fino ad arrivare alla suddetta fase catagena. A quel punto, l'unica cosa che rimane da fare è togliere via tutto il pelo. Zampe e barba si presentano molto voluminose e vanno trattate con le dita, lavorando solo sulle punte.

IL pelo broken light è il frutto di un accoppiamento tra un pelo corto e un pelo duro. Si presenta con una struttura e tessitura simile a quella del pelo corto, ma ricoperto da una peluria molto leggera, quasi ispida, non del tutto dura o ruvida, viene fuori su tutto il corpo con maggiori concentrazioni suo collo nella testa e nelle zampe. Va trattato con stripping una volta al mese circa lavorando solo su questa peluria, aspettando sempre il momento giusto ovvero quando è maturo. Va spazzolato giornalmente con una spazzola a setole.

Ci sono diverse opinioni riguardo la costanza con la quale effettuare i "bagnetti".

C'è chi sostiene che bagni a distanza ravvicinata uno dall'altro siano sconsigliati, e chi invece asseresce che se ne possano fare anche uno alla settimana.

Il cane (a differenza dell'essere umano) rinnova la pelle ogni 21 giorni. Per questo motivo è possibile lavarlo una volta al mese, in modo da poter eliminare residui di pelle morta.

 

ATTENZIONE: Il cane ha un PH diverso dal nostro. Utilizzare uno shampoo o qualsiasi altro prodotto che utilizzeremmo noi è, quindi, quanto di più sbagliato!

Lo shampoo ideale sarebbe quello basato su un PH del 6.5

 

Nel caso del Jack Russell a pelo ruvido è consigliato un shampoo alla banana ricco di potassio e B12 che nutre il pelo nelle due le fasi di crescita.

Anche il balsamo ha la sua importanza...quando il pelo del cane è in contatto con l'acqua, produce molto più "sebo" (che è un sistema di "protezione" che la pelle del cane mette in atto); da qui nasce quell'odore un po' sgradevole che avvertiamo quando il cane è bagnato.

Il balsamo (anch'esso lo consiglierei alla banana) nutre e porta la chiusura dei "folicoli"; il cane avverte benessere e smette di produrre il sebo.

Per il jack a pelo corto è consigliato shampoo e balsamo al limone.

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Toelettatura per animali

Toelettatura
L'ATTIVITA' FISICA (il "Coursing")

Se pensate che il "coursing" esista solo per i levrieri, sbagliate di grosso!

Questa disciplina (non ufficiale) esiste anche per i terrier.

 

Ancora poco conosciuto in Italia, il coursing si suddivide in tre categorie:

Coursing, Racing, e Hurdles .

Mentre il Coursing si sviluppa su un percorso con curve, il Racing si esegue su un percorso rettelineo di 50 o 100 m, mentre il Hurdles si avvale anch'esso di un percorso rettilineo (come per il Racing), ma attrezzato con ostacoli .

 

I Jack Russell vengono disposti sulla linea di partenza in gruppi da 5 o 6 soggetti, tutti concentratissimi e pronti per scattare all'inseguimento della preda.

"La preda" viene sventolata davanti ad essi accendendo il loro interesse, e viene poi trainata dalla classica macchina da coursing.

 

E’ un vero spettacolo per chi osserva, e soprattutto è passione che si legge nei loro occhi, code altissime, muscoli tesi per l'attenzione, e morale alle stelle!

 

Chi non ha mai avuto modo di assistere, non può immaginare quanda forza e velocità riescano a mettere nelle loro zampe corte.

 

...Una disciplina che si esercita per puro divertimento dei cani e padroni che, ancora una volta, riesco ad unirsi in un piccolo progetto comune che rafforza l'unione e l'intesa, e che li fa crescere nella piena consapevolezza di ciò che essi stessi sono, e del mondo che li circonda.

 

N.B: a Messina si organizzano periodici Raduni che comprendono il coursing.

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